Etichettatura vino: come superare la “prova del secchiello”

21 Apr 2021 | Industrial Adhesives

Nel marketing enologico l’etichettatura del vino ricopre una notevole importanza. Il suo design, le informazioni che riporta, il messaggio che promuove sono tutti fattori che influenzano i consumatori di vino a scegliere una bottiglia invece che un’altra. Si dirà che la qualità del vino prescinde dal packaging, ed è senza dubbio vero, ma l’offerta enologica è talmente vasta nel nostro Paese che un’etichetta ben pensata e ben fatta fa senza dubbio la differenza. 

Ma oltre al design c’è anche un aspetto più funzionale che va considerato nell’etichettatura del vino, ed è la resistenza all’umidità dell’etichetta stessa: deve cioè superare quella che in gergo tecnico viene chiamata “la prova del secchiello”. 

 

Resistere all’umidità: la prova del secchiello

Il test sicuramente più difficile di un’etichetta è quello dell’umidità. Le bottiglie di vino lungo tutto il ciclo della loro vita (dalla cella frigorifera di conservazione al secchiello di ghiaccio in cui vengono servite) vengono a contatto con l’umidità. Questa condizione porta con sé diverse insidie per l’etichetta: 

  • sollevamento dei bordi per effetto della delaminazione
  • formazione di pieghe dovuta al ritiro della carta
  • ingrigimento dovuto all’assorbimento dell’acqua
  • sfaldamento della carta

Il verificarsi di queste variazioni nella qualità del frontale della bottiglia compromette anche l’immagine del brand. Per questo è indispensabile che l’etichetta resista all’assorbimento dell’acqua durante l’immersione nel secchiello del ghiaccio, ma anche in tutte quelle occasioni in cui si forma la condensa o in cui la bottiglia venga esposta a sbalzi di temperatura. 

 

Accorgimenti per un’etichettatura del vino a prova di umidità

I produttori di vino che intendono conferire al loro prodotto una qualità elevata non possono dunque prescindere da un’etichettatura che resista alla prova del secchiello. Per raggiungere questo obiettivo bisogna adottare i giusti accorgimenti nella progettazione e nell’applicazione dell’etichetta: 

  • scegliere una carta waterproof con un film plastico tra il supporto di carta e la superficie che andrà a contatto con l’adesivo; 
  • progettare l’etichetta con dimensioni proporzionate alla bottiglia: più l’etichetta è estesa più è alto il rischio di pieghe e grinze;
  • in attesa dell’applicazione conservare le etichette alla temperatura indicata dal produttore per non avere deformazioni o assorbimenti di umidità ancor prima dell’accoppiamento; 
  • optare per una carta con una porosità adeguata all’assorbimento uniforme della colla;
  • durante l’applicazione della colla accertarsi che la pressione sia sufficiente ad attivare l’adesione dell’etichetta alla superficie del vetro;
  • scegliere bottiglie di vetro dalla superficie uniforme: linee di saldatura del vetro o altri rilievi e imperfezioni possono causare un’applicazione non perfettamente aderente dell’etichetta, e quindi renderla più soggetta alle deformazioni in caso di umidità.

 

Il ruolo della colla nell’etichettatura del vino

Come avrai potuto notare negli accorgimenti da adottare, oltre al tipo di carta, un ruolo importante è giocato dalla colla. La tipologia di colla impiegata durante il processo di etichettatura dei vini, infatti, determina la qualità stessa dell’applicazione e la resistenza all’umidità. 

In generale, tra i tipi di colla consigliati per applicazioni su bottiglie di vetro citiamo gli adesivi sintetici in dispersione e le colle a base di polimeri naturali (caseina, amido o destrina). In funzione del livello di prestazioni richieste, gli adesivi per etichettatura su vetro devono garantire: 

  • una buona aderenza sul vetro; 
  • un tack ottimale quando l’applicazione avviene su bottiglie umide; 
  • una buona macchinabilità in fase di applicazione; 

In modo più specifico per l’etichettatura di bottiglie di vino si privilegiano le colle sintetiche e quelle a base di caseina perché garantiscono anche un’elevata resistenza alle condizioni di umidità e condensa a cui è sottoposta una bottiglia lungo il suo ciclo di vita. 

Invece, per le bottiglie di vetro lavabili, come ad esempio le bottiglie di acqua, sono più indicate colle a base di amidi e destrine. Questo tipo di colle infatti ha la capacità di dissolversi facilmente nelle linee di lavaggio con soda caustica, nei processi industriali di riciclo del vetro. Molto adatte dunque per tutti quei marchi che puntano all’ eco sostenibilità di tutti i componenti del packaging. 

In Diatecx produciamo una selezione adesivi specifici a marchio Diamelt per l’etichettatura su bottiglie di vetro. In particolare, adesivi a base caseina che garantiscono un’ottima resistenza ad elevata condensa ed al secchiello del ghiaccio. Contattaci per saperne di più.