Imballaggio primario: funzioni e caratteristiche

15 Mag 2022 | Industrial Adhesives

In un precedente articolo vi abbiamo parlato delle tre tipologie di imballaggio: primario, secondario e terziario. Tra questi, quello primario è senza dubbio quello più importante ai fini della vendita e della promozione dei prodotti perché rappresenta l’unità finale che arriva sugli scaffali dei negozi. Vediamo allora di darne una definizione esaustiva e approfondire tutte le sue funzioni in questo nuovo articolo dedicato al mondo del packaging. 

 

Normativa e imballaggi

La produzione di imballaggi è soggetta al rispetto di normative sia nazionali che comunitarie. Nel nostro Paese, il riferimento normativo principale è il Decreto Legislativo 152/06, che recepisce la direttiva europea 2004/12/CE in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggi. 

Tale normativa definisce l’imballaggio come quel “prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo”.

 

Cos’è l’imballaggio primario 

Più nello specifico, l’imballaggio primario è quello che contiene il prodotto e costituisce l’unità di vendita finale per l’utente o consumatore. È in pratica l’ultima linea di difesa tra il contenuto e l’esterno.

Sono da considerarsi imballaggi primari anche quelli monouso ad esempio la carta che avvolge ogni singola caramella. Una tipologia particolare di imballaggio primario è inoltre quello destinato al trasporto e al contenimento di prodotti congelati, che deve rispettare ulteriori requisiti e normative più specifiche. 

Gli imballaggi possono essere realizzati in materiali molto diversi, come carta e cartone, vetro, metallo, legno ma anche materiali compositi (carta-plastica, carta-metallo, ecc.). Ognuno di questi materiali avrà caratteristiche tecniche diverse in funzione della tipologia di prodotto che deve contenere. 

Per fare qualche esempio più pratico, il packaging primario è tipicamente l’astuccio di carta della pasta, le buste in alluminio del caffè, il tubetto del dentifricio, il sacchetto delle patatine, il blister delle compresse medicinali, ma anche la scatola di carta o le buste di plastica entro cui vengono conservati e venduti pesce e verdure surgelate o gelati preconfezionati. 

 

Le 4 funzioni dell’imballaggio primario 

 

1. Contenere e conservare in condizioni ottime il contenuto

Questa è la prima e più importante funzione dell’imballaggio primario a cui si collega anche il tema della sicurezza, soprattutto nel caso di prodotti alimentari (in questi casi si parla di packaging food-safe). Il materiale di cui è composto e il modo in cui viene sigillato l’imballaggio devono garantire cioè un’isolazione perfetta per scongiurare il rischio di contaminazione e di danneggiamento del contenuto. Per questo motivo anche gli inchiostri e gli adesivi utilizzati sul packaging primario devono essere “a bassa migrazione”, cioè essere formulati in modo da ridurre il passaggio di sostanze nocive al contenuto. Su questo tema leggi anche “Packaging per alimenti: il ruolo degli adesivi

2. Permettere la corretta stabilità di posizionamento dei prodotti 

Oltre a dover garantire ottime prestazioni per la conservazione della merce, lo scopo dell’imballaggio primario è anche quello di dare stabilità al loro posizionamento ed evitare ad esempio che il prodotto si ribalti o cada dagli scaffali. Il design funzionale con cui è realizzato l’imballaggio deve permettere al prodotto confezionato di essere inserito facilmente all’interno degli spazi del punto vendita.

3. Mostrare le informazioni utili per il consumatore e previste dalla legge

Soprattutto nel caso di prodotti alimentari, l’imballaggio primario è anche quello su cui vanno inserite le informazioni richieste dalla legge, come gli ingredienti, la tabella nutrizionale, la data di scadenza, la provenienza del contenuto, le corrette modalità di smaltimento, ecc. Oltre a queste informazioni utili al consumatore, sull’imballaggio primario solitamente si trovano anche informazioni che servono all’intera supply chain, come i codici a barre, il numero del lotto, i codici data-matrix. 

4. Promuovere e comunicare marchio e prodotto 

Rispetto ai tre diversi tipi di imballaggio, quello primario è, infine, quello che richiede anche uno sforzo creativo e comunicativo maggiore attraverso tecniche di design di prodotto e marketing. L’imballaggio primario ha infatti un ruolo fondamentale nella promozione stessa del prodotto in quanto è anche il mezzo tramite cui promuovere il brand e attirare l’attenzione del consumatore attraverso testi e immagini. 

 

I nostri adesivi per l’imballaggio primario 

In Diatecx siamo specializzati nella produzione di colle e adesivi per l’industria dell’imballaggio. Da anni siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di formulazioni adesive a partire da risorse naturali e materie prime biologiche. Questo grazie ad un laboratorio interno e tecnici altamente specializzati che lavorano sulle specifiche esigenze delle industrie del packaging per offrire soluzioni che diano garanzia di sicurezza, in linea con le normative vigenti in materia, con il valore aggiunto della sostenibilità ambientale, sempre più ricercata dal mercato. 

Nell’ampia gamma di adesivi per l’imballaggio disponiamo anche di formulazioni specifiche per rispondere alle richieste tecniche dei clienti che si occupano in particolar modo di imballaggio primario, tra questi adesivi a bassa migrazione, realizzati con alti standard di sicurezza ed efficienza. La linea Diamelt P, ad esempio, comprende prodotti indicati per la chiusura di scatole end of line, per la produzione di sacchi, sacchetti, vassoi da ortofrutta e carni.

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