Tessuto TNT: caratteristiche e applicazioni

21 Mag 2021 | Textile

Il tessuto TNT (tessuto non tessuto, o in inglese nonwoven) di grande o piccolo formato trova tantissime applicazioni sul mercato in virtù delle sue caratteristiche superiori e dei suoi vantaggi di utilizzo. In questo articolo scopriremo quali sono queste caratteristiche e in quali settori industriali è maggiormente impiegato, cercando di dare una panoramica quanto più ampia possibile su questo materiale innovativo. 

 

Cos’è e com’è fatto il tessuto TNT 

Il tessuto TNT è un materiale industriale che in quanto a consistenza, resistenza e morbidezza ricorda le caratteristiche di un tessuto vero e proprio. Tuttavia, il TNT non viene ricavato da un processo di tessitura tradizionale, bensì attraverso trattamenti chimici, meccanici, termici o con l’utilizzo di solventi.

Darne una definizione univoca è un po’ complesso perché sia i materiali con cui si realizza, sia i metodi di lavorazione possono essere molto diversi tra loro. Quello che possiamo dire è che a differenza del tessuto tradizionale, in cui le fibre seguono due direzioni (trama e ordito), nel tessuto TNT le fibre hanno una sovrapposizione casuale

Le fibre non richiedono la classica trasformazione in filati, vengono invece posizionate a strati e poi trattate per unirsi l’una con l’altra per creare il tessuto. Le fibre sono prevalentemente sintetiche, anche se si possono usare in percentuale variabile anche fibre naturali come la viscosa. I materiali più utilizzati a livello industriale sono polipropilene e poliestere.

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Caratteristiche e vantaggi del tessuto TNT

Il tessuto non tessuto presenta ottime qualità e proprietà, anche in accoppiamento con altri materiali o con ulteriori lavorazioni e trattamenti. Una delle caratteristiche che hanno contribuito alla sua diffusione a livello industriale è sicuramente l’ottimo rapporto qualità prezzo, è infatti un prodotto abbastanza economico. Ma oltre a questo aspetto, il tessuto TNT, in particolare quello realizzato in polipropilene o poliestere secondo la tecnologia di filatura Spunbond (a “legame filato” di filo continuo) garantisce per le sue applicazioni numerosi vantaggi: 

  • resistenza all’acqua
  • resistenza alla fiamma
  • permeabilità all’aria
  • buona resistenza ai graffi 
  • non perde colore
  • resistenza a temperature basse o alte
  • facilità di taglio
  • facilità di cucitura
  • atossico e anallergico
  • morbidezza e non abrasività al tatto

A tutte queste caratteristiche, in base alla destinazione d’uso, il tessuto TNT può essere ulteriormente lavorato più e più volte e può essere accoppiato con moltissimi materiali per aggiungere altre caratteristiche, come la resistenza ai raggi ultravioletti, la facilità di stampa, l’antistaticità, l’impermeabilità al 100% e così via. 

 

Applicazioni del tessuto TNT: un mondo infinito

Il tessuto TNT esiste già da parecchi anni. Trae infatti origine dalle prime tecniche di produzione del feltro degli anni ‘30 e del cotone idrofilo. Bisogna però aspettare lo sviluppo tecnologico degli anni ‘50 per poter parlare della nascita dell’industria del TNT. In Italia lo vediamo comparire solo a partire dagli anni ‘90, in prodotti usa e getta. 

Oggi il tessuto non tessuto è entrato in modo consistente nella realizzazione di oggetti di uso quotidiano, quindi molto conosciuto anche dai consumatori. Basti pensare ai tovaglioli  – sostituiti a quelli di carta – che si trovano nei ristoranti, ai supporti per l’igiene e la pulizia della casa, ma anche del corpo, alle shopping bag brandizzate, alle pantofole usa e getta dei centri estetici o nei grandi hotel. 

Ma oltre a queste “piccole” applicazioni conosciute dai consumatori, gli addetti ai lavori sanno bene che il tessuto TNT trova svariati utilizzi in molti processi industriali, in qualità di prodotto finale o di componente di prodotto. Il tessuto TNT viene ad esempio utilizzato per la realizzazione di: 

  • componenti interne delle calzature e dell’abbigliamento;
  • text banner e cartellonistica pubblicitaria per eventi sportivi, ad esempio nelle piste da sci; 
  • parti di arredi, come rivestimento interno di divani, poltrone, sedie e nella realizzazione di carte da parati;
  • supporti per il settore dell’edilizia, come substrato nelle costruzioni, per allestire soffitti e controsoffitti;
  • dispositivi di protezione individuale in campo sanitario, come mascherine chirurgiche, camici sterili, copriscarpe e allestimenti per sale operatorie, ma anche per la medicazione come bende, cerotti e fasciature; 
  • teli di protezione per il giardinaggio, nelle serre e nell’agricoltura biologica.

Essendo un prodotto di natura sintetica le applicazioni sono davvero infinite. In base al tipo di output finale basta scegliere i materiali di partenza e i processi di produzione più idonei per dare al tessuto TNT le caratteristiche desiderate per l’applicazione che si intende realizzare. 

 

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