Confronto tra inchiostri a base d’acqua, inchiostri UV, inchiostro latex

15 Feb 2024 | Graphic arts

Nel mondo della stampa la scelta dei supporti e dei materiali è fondamentale per avere un prodotto di qualità: gli inchiostri a base d’acqua, gli inchiostri UV e gli inchiostri latex rappresentano approcci distinti ma egualmente validi. Tuttavia, le tecnologie che stanno alla base di questi inchiostri hanno vantaggi e peculiarità differenti, per cui un confronto mirato è fondamentale per compiere la scelta adatta alle proprie esigenze.

Inchiostri a base d’acqua

Sono soluzioni a base acquosa in cui il pigmento non è dissolto ma disperso uniformemente nell’acqua in base ad una miscelazione ben precisa. Questo fa sì che si riescano ad ottenere colori vibranti e omogenei su tutto il supporto stampa.

Negli ultimi anni questo tipo di inchiostro è sempre più utilizzato perché rappresenta una scelta sostenibile grazie all’assenza di solventi chimici altamente inquinanti e quindi dannosi per l’ambiente. Il meccanismo di impressione del colore sul supporto, infatti, funziona per evaporazione dell’acqua che veicola il pigmento e successivamente sparisce lasciando sulla tela solo la parte solida del composto.

Questo procedimento permette alla stampa di risultare anche molto resistente nel tempo e rende i supporti stampati con inchiostri a base acqua adatti ad esposizioni di lunga durata, anche all’esterno. I supporti adatti a questo tipo di inchiostro sono molti, l’importante è che si tratti di un materiale poroso o microporoso che consenta l’assorbimento della soluzione acquosa. 

Inchiostri UV

Questo tipo di inchiostri vengono impiegati nei settori più disparati, perché sono la risposta innovativa a molte esigenze e a tantissimi campi di applicazione differenti, tra i quali vi sono il settore commerciale, promozionale e quello degli imballaggi.

Gli inchiostri UV, infatti, offrono prestazioni elevate, con tempi di produzione rapidissimi e grande versatilità su supporti anche difficili. Ad esempio, sono compatibili con: materiali rigidi (vetro, metallo, plastica, ceramica…), supporti flessibili (tessuti, pvc e vinili per la cartellonistica commerciale),  packaging per etichette di qualsiasi tipo, sia in cartone che in film plastico e tipi di carta come GlassTex 260 matt, ideale come carta da parati, oppure PosterBook 260 matt per riproduzioni digitali di belle arti, libri fotografici, poster e immagini grafiche.

L’asciugatura è rapidissima perché l’inchiostro non necessità di tempo per fissarsi sul supporto: il meccanismo di stampa è, infatti, immediato grazie al processo chimico di polimerizzazione tramite l’esposizione alla luce ultravioletta (UV). Per lo stesso motivo le stampe con inchiostri UV sono molto resistenti e hanno una resa cromatica che dura a lungo nel tempo senza rovinarsi.

Dal punto di vista della sostenibilità non raggiungono il livello degli inchiostri latex o a base acqua ma la loro formulazione a base di resine polimeriche non contiene solventi volatili o sostanze dannose.

Inchiostri latex

Questa categoria di inchiostri nasce da una tecnologia ecologica all’avanguardia, caratterizzata da una miscela di lattice composta per il 70% d’acqua che assicura un bassissimo impatto ambientale. Inoltre, è un materiale inodore e anallergico quindi completamente atossico; cosa che lo rende adatto per stampe destinate a luoghi particolari come ospedali, scuole e residenze per anziani.

Gli inchiostri latex si prestano a vari tipi di superfici e materiali, come: pannelli in PVC, banner, striscioni e manifesti di grandi dimensioni, adesivi e vetrofanie commerciali. Sono perfetti per tipi di carta come: TriSolv Poster Paper Prime o EcoSolv Paper Whiteback 115.  Su qualsiasi supporto garantiscono alta qualità dello stampato, colori brillanti ed elevata definizione grafica.

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